ENERGIA ITALIANA
PER GLI ITALIANI
Il Progetto MIO
Il Progetto MIO (Mediterranean Italian Offshore) prevede lo sviluppo e la realizzazione di un impianto ibrido offshore flottante (eolico e fotovoltaico insieme), con sistema di accumulo, per la produzione di energia rinnovabile italiana a supporto della transizione e indipendenza energetica del nostro Paese.
Impatto Socio-Economico di MIO
Le tecnologie al centro di MIO
Eolico Offshore
Solare Flottante
BESS - Soluzioni di Accumulo
Dove è situato il progetto Mediterranean Italian Offshore
MIO – Mediterranean Italian Offshore è un progetto di ultima generazione, ibrido, che combina l’energia eolica e solare, situato al largo della costa ionica della Calabria. L’obiettivo principale è massimizzare le risorse naturali e rinnovabili del bacino del Mar Jonio contribuendo alla transizione verso fonti di energia rinnovabile riducendo l’impatto ambientale e accelerando il processo di transizione e indipendenza energetica del Paese. Il progetto, con una capacità complessiva di 490MW, sarà composto da 28 turbine eoliche galleggianti e piattaforme solari flottanti. Grazie all’innovazione tecnologica e alle soluzioni ingegneristiche avanzate, il progetto non comprometterà le risorse di suolo e riducendo al minimo l’impatto ambientale
Mediterranean Italian OffShore in due minuti
FAQ sul progetto Mediterranean Italian Offshore
Un impianto ibrido offshore è un insieme di turbine eoliche e piattaforme fotovoltaiche installate in mare, lontano dalla costa, su piattaforme galleggianti ancorate al fondale. L’impianto sfrutta la forza del vento e l’irraggiamento solare per generare elettricità in modo sostenibile.
Gli impianti eolici e fotovoltaici offshore godono di venti più forti e costanti rispetto a quelli terrestri ed un maggiore irraggiamento solare, generando più energia. Inoltre, posizionandosi lontano dalla terraferma, riducono l'impatto visivo e rendono nullo l’impatto acustico nelle aree abitate.
No, la tecnologia di impianti eolici e fotovoltaici montati su piattaforme flottanti è innovativa. In Europa sono in esercizio attualmente 3 impianti in Portogallo, in Francia ed in Inghilterra. La tecnologia però è in forte sviluppo, e si sta organizzando, anche in Italia, una filiera tecnologica e logistica necessaria per lo sviluppo e la realizzazione di questi impianti. MIO può essere un precursore degli impianti italiani offshore galleggianti e costituire un’opportunità dal punto di vista occupazionale, tecnologico e di innovazione per la Calabria ed in particolare per il territorio direttamente interessato.
Sono stati condotti studi specialistici e monitoraggi in collaborazione con i docenti ed i ricercatori dell’Unical ed in particolare del DiBEST (Dipartimento di Biologia Ecologia e Scienze della terra dell’Università della Calabria) per la valutazione di questi impatti. Nelle varie fasi di vita dell’opera, gli impatti sulla flora e fauna marina e terrestre sono stati stimati poco significativi o trascurabili.
L'energia prodotta dal parco offshore MIO viene trasportata a terra attraverso elettrodotti sottomarini, che vengono posati sul fondale marino con tecniche tali da ridurre al minimo gli impatti sul fondale stesso. Viene quindi immessa nella Rete di Trasmissione Nazionale in corrispondenza della centrale Terna esistente, posta immediatamente a ridosso della ex centrale Enel “Rossano”.
Il progetto MIO è posizionato ad una distanza significativa dalla costa (mediamente 20 Km). La visibilità dalla terraferma è ridotta e studi sull'impatto visivo hanno dimostrato che l'impianto avrà una percezione visiva variabile da media (tra i 15 e 20 km, interessante un un piccolo tratto di costa), a bassa (tra i 20 e 30 km), a trascurabile (oltre i 30 km).
1) Posizione: lo specchio d’acqua interessato dalle opere offshore presenta fondali marini idonei all’ancoraggio delle strutture flottanti e contestualmente sono assenti aree di tutela ambientale. Così come il percorso dei cavi marini non prevede alcuna interferenza con aree di tutela e la geomorfologia è tale da garantire la posa senza compromettere l’assetto geologico marino preesistente.
2) Non sono previste stazioni elettriche di trasformazione su piattaforme flottanti che attualmente presentano dei problemi tecnologici non completamente risolti.
3) La soluzione di connessione proposta da Terna ed accettata dalla società proponente non prevede, come la maggiorparte dei casi in Italia, la realizzazione di imponenti opere di connessione terrestri, limitando il percorso dei cavi terrestri a poche centinaia di metri a ridosso dell’attuale stazione elettrica di “Rossano”.
La soluzione elettrica, peraltro, ha già ottenuto il benestare da TERNA Spa.
Tutto ciò considerato, la tecnologia flottante utilizzata per il progetto MIO rientra tra quelle realizzabili entro il 2030. Il progetto è quindi strategico per il raggiungimento degli obiettivi nazionali e comunitari in tema di transizione energetica.